My new reference DAV-SA157

Laghetto Solfatara di Fontana di Liri

DAV-SA157

Il team del DAV (Diploma degli Ambienti Vulcanici) dopo la mia istanza, il giorno 29 Agosto 2013, ha assegnato al Laghetto Solfatara di Fontana di Liri, ubicato nel Comune di Fontana di Liri in Provincia di Frosinone, la referenza DAV-SA157.

 

Poco distante dal centro di Fontana Liri Inferiore, è riconoscibile dal caratteristico odore di zolfo, il Laghetto Solfatara, è l’elemento distintivo di questo piccolo paese.

La sua particolare posizione, ai piedi del monte Le Cese, e le acque sulfuree sorgive che lo alimentano, lo rendono unico in tutta la zona compresa tra i fiumi Liri e Melfa.

Con l'inizio del 2009 è tornata l'acqua sulfurea. Non è più possibile, quindi, passeggiare sul "letto" del lago come si faceva dal 2005, anno in cui lo specchio d'acqua si prosciugò.

Ad apprezzare la salubrità delle sue acque furono per primi i Romani che, come attestano scrittori e storici, costruirono nei dintorni terme e ville, prima fra tutte la Villa Lateria appartenente a Quinto, fratello di Cicerone. Sembra che addirittura Plinio “Il Vecchio” abbia decantato queste acque in uno dei suoi scritti.

Oggi meta delle passeggiate degli abitanti del paese in cerca di un po' di fresco nelle calde serate estive e di svago per i bambini nell’adiacente parco giochi, il laghetto in passato sembra sia stato fonte anche di un piccolo commercio delle sue acque: i contadini, che attribuivano all’acqua sulfurea particolari virtù, ne riempivano piccoli fiaschi durante la notte per poi andarli a vendere con i loro carretti per le strade di Arpino, Isola Liri e Sora.

Taluni ritenevano poi, che le esalazioni delle acque sulfuree preservassero dalle pestilenze; quando nel 1836 e successivamente nel 1854 l’intera zona circostante fu colpita da una violenta epidemia di colera, l’unico paese a scampare il pericolo fu proprio Fontana Liri forse grazie alle proprietà benefiche dell’esalazioni di zolfo provenienti dal lago.