My new reference DAI-CP0682

Ruderi della Chiesa di San Giacomo Apostolo Maggiore in Calvizzano

DAI-CP0682

 

La Chiesa di S. Giacomo Apostolo Maggiore in Calvizzano, mai censita nell'elenco del Diploma delle Abbazie Italiane, grazie al mio lavoro di raccolta di documenti, il giorno 5 Giugno 2013 lo staff del D.A.I. assegnò ai Ruderi della Chiesa di San Giacomo Apostolo Maggiore, la referenza DAI-CP0682.

 

La Chiesa era una delle più antiche ed importanti della Diocesi di Napoli. Essa ha una lunga storia alle spalle. Alcuni documenti, finora rinvenuti, ne segnalano l'esistenza già dal 951 con la denominazione «Ecclesia S. lacobi». La costruzione di questa primitiva Chiesa degli avi, sorta accanto ad un'importante tomba romana che doveva far parte del primo nucleo abitato alquanto lontano dall'attuale centro del paese, può assegnarsi a tempi più remoti. Lo si potrà rilevare dai consistenti "ruderi gloriosi", purtroppo trascurati per secoli e poi abbandonati.

Eppure queste «reliquie gelide» erano sempre testimoni silenziosi ma pungolanti della fede dei nostri antenati e della loro sentita devozione a «S. Jacolo» (S. Giacomo), il cui nome era imposto anche alle donne, che erano chiamate perciò «lacolelle». L'antichissima Chiesa di Calvizzano può reputarsi orgogliosa di avere per prima, a Napoli e forse nel Napoletano, dedicato la «originaria Chiesa» al protomartire del Collegio Apostolico (decapitato a Gerusalemme circa il 43 d.C.) e di averlo scelto Patrono ed Inclito Protettore.I suoi resti mortali, traslati da Gerusalemme a Compostella (Spagna), divennero meta di innumerevoli pellegrini, che ricevettero tante grazie, per cui si diffuse la devozione del Santo nel mondo di allora.

La notizia dei miracoli portentosi e del patrocinio di San Giacomo (secondo una leggenda popolare vestito da guerriero su di un focoso cavallo era venuto in aiuto degli Spagnoli assaliti da nemici di Cristo), arrivò ben presto a Napoli: la Chiesa ne prescrisse la « festa » alla fine di maggio, come si legge nel celebre Calendario marmoreo del sec. VIII (o IX), e i Pisani in Napoli, nel 1238 gli eressero la prima chiesa « per la vittoria riportata sopra i Saraceni per l'intercessione dell'apostolo S. Giacomo ».Orbene, per secoli l'Ecclesia S. Jacobi, una delle più floride della zona, è stata la parrocchia di «frontiera» a Nord di Napoli, ubicata «circa montes», cioè Capodimonte. Perciò, forse, nel 1337, appena istituite le Arcipreture l'Arcivescovo Giovanni III Orsini la decorò della prima delle tre dignità diocesane: «Arcipretura» dei luoghi montuosi (terziere di Calvizzano).

L'Arciprete aveva un'importante giurisdizione su dieci parrocchie dei Casali viciniori, da Piscinola a Panicocoli (ora Villaricca).

Dopo alterne vicende e peripezie dannose per i fedeli, resistendo al tempo edace nonostante l'incuria dei Rettori (detti poi Parroci) che non sempre risiedevano in sede fino al Concilio di Trento (1563), e a disposizioni un po' drastiche,' la Chiesa madre accolse i suoi figli ora nella chiesetta di S. Liguoro cioè S. Gregorio Armeno nel vasto palazzo omonimo (completamente distrutta), ora nell'antica Chiesa di S. Maria Annunziata, già esistente nel 1012, piccola di proporzioni, situata in mezzo al Casale. Essa fu abbattuta per far sorgere l'attuale chiesa parrocchiale S. Maria delle Grazie, la quale, terminata nel 1608, divenne « Vice Parrocchia ». E tale restò fino al 1809, allorché, Chiesa di S. Giacomo abbandonata, andò in rovina. E così la Cura parrocchiale fu definitivamente trasferita nella nuova grande e bella Chiesa laicale S. Maria delle Grazie.

 

Il 28 Settembre 2014 all'esterno dello Stadio Comunale Polivalente "Salvatore Nuvoletta" di Marano di Napoli a pochi metri dalla referenza DAI-CP0682, l'amico Nunzio IZ8XLT attivò "New one" da me coadiuvato con il nominativo IZ8XLT/P

Io e IZ8XLT durante l'attivazione.